27/09/2012
Il Commissario Europeo Barnier risponde all’appello di Euricse per una maggiore attenzione al Credito Cooperativo
Buone notizie per il Credito Cooperativo europeo. Dopo l’EBA – l’autorità bancaria europea – anche la Commissione Europea, nella persona del Commissario al mercato interno Michel Barnier, risponde positivamente all’appello lanciato lo scorso marzo da Euricse in cui si chiedeva maggiore attenzione da parte delle istituzioni comunitarie alle banche cooperative e locali.
 
L’Appello (scarica qui l’Appello) sottolineava il ruolo che questi istituti svolgono come fattore di diversificazione del mercato del credito e a sostegno dell’economia reale, opponendosi così a una visione eccessivamente semplificata e omologante sostenuta anche dalle più recenti normative internazionali come Basilea 3.
 
Nella sua risposta, il Commissario Barnier riconosce, a nome dell’Unione Europea, “che le Banche di credito cooperativo (…) più di altri tipi di banche, hanno fornito una protezione importante durante la crisi finanziaria e hanno continuato a erogare credito all’economia reale”.  Pertanto la Commissione è “convinta che un panorama bancario europeo diversificato, con banche di diverse dimensioni, modelli di business, e strutture di governance sia un punto di forza e non di debolezza. Per questo motivo, durante le negoziazioni riguardanti gli accordi di Basilea III, ha sempre tenuto conto dell’impatto sulle banche di credito cooperativo”.
 
Tra i provvedimenti già presi in questo senso “ad esempio, c’è la possibilità di escludere le esposizioni intra-gruppo e di esentare i requisiti patrimoniali per singoli istituti quando questi sono parte di un gruppo all’interno dello stesso Stato Membro. Questa misura contribuirà a far sì che le banche cooperative non si trovino in una posizione di svantaggio competitivo rispetto ad altri tipi di banche”. 
La regolamentazione più severa che le banche europee stanno conoscendo in questo periodo “non deve avvenire alle spese di quelle banche che non hanno causato la crisi, né alle spese della competitività e dell’equità del nostro mercato unico. Io sono convinto che ciò sia riconosciuto nella nostra proposta di CRD 4 [Capital Requirements Directive, ndr], e continueremo a tenere bene a mente questo obiettivo durante le negoziazioni in corso.”
 
Vista la rilevanza degli interlocutori e i contenuti delle loro dichiarazioni, la risposta di Barnier è stata commentata in via ufficiale anche da Giovanni Ferri – professore di economia politica all’Università di Bari - e da Sergio Gatti, direttore di Federcasse, entrambi co-firmatari dell’Appello.
 
Sergio Gatti – direttore di Federcasse – commenta nel merito: “non possiamo che continuare ad avere fiducia nelle affermazioni di Michel Barnier e non ci stancheremo di ricordargli questa lettera al prof. Borzaga. La biodiversità bancaria non può essere affievolita e il credito mutualistico che ha creato orizzonti nuovi a milioni di europei non può essere snaturato da un disegno normativo che non dia valore coerente e concreto al valore della partecipazione popolare”. Il rischio grosso è che la legislazione di emergenza che l’UE sta mettendo in atto non rispetti questa biodiversità bancaria: “regole uguali (e frettolose) destinate a soggetti diversi non accrescono il grado di stabilità finanziaria. Anzi”.