20/08/2012
Emilia: a tre mesi dal sisma il punto sulle iniziative del Credito Cooperativo
A tre mesi dal sisma che ha gravemente colpito alcune zone dell'Emilia, del basso Veneto e del Mantovano, il punto sulle iniziative del Credito Cooperativo in favore delle popolazioni e delle imprese di quei territori.
Subito dopo le pronte iniziative delle banche più direttamente coinvolte (Banca Centro Emilia ed Emilbanca), Federcasse, la Federazione Italiana delle BCC, ha avviato, d’intesa e in collaborazione con la Federazione delle BCC dell’Emilia Romagna, un Programma nazionale di raccolta fondi denominato “Emergenza Terremoto in Emilia”, attraverso l’apertura di un conto corrente presso Iccrea Banca. Sono stati raccolti fino ad oggi 600 mila euro.
Tempestiva è stata anche l’iniziativa del Gruppo Bancario Iccrea che, attraverso Iccrea BancaImpresa, ha messo a disposizione un apposito plafond di credito.
Il Consiglio Nazionale di Federcasse ha approvato una delibera con la quale ha invitato tutti gli amministratori, sindaci e dipendenti delle BCC-CR e dei soggetti del sistema Credito Cooperativo a devolvere a favore delle popolazioni colpite dal sisma, rispettivamente, l’equivalente di almeno un gettone di presenza e il corrispettivo di almeno un’ora di lavoro.
E’ stata poi promossa, d’intesa con la Federazione delle BCC dell’Emilia-Romagna e la Federazione Lombarda delle BCC, un’iniziativa a sostegno dei produttori agricoli, attraverso l’acquisto di formaggi di qualità (Parmigiano Reggiano e/o Grana Padano), in collaborazione con Consorzi di tutela e aziende locali. L’operazione, denominata Rimettiamola in forma, ha avuto uno straordinario successo: alla fine di luglio erano stati ordinati circa 15 mila kg tra Grana e Parmigiano.
Si è, quindi, interloquito con organismi istituzionali (Banca d’Italia e Fondo Centrale di Garanzia per le PMI) al fine di ottenere opportune modifiche alla normativa che tenessero conto della speciale situazione del territorio.
E dunque, sempre in coordinamento con la Federazione Emilia-Romagna delle BCC, si è proposto all’Abi, l'Associazione Bancaria italiana, di richiedere alla Banca d'Italia interventi specifici in materia di vigilanza prudenziale e modifiche alla segnaletica. In particolare:
- la sospensione per un periodo congruo del pagamento dei piani di rimborso dei finanziamenti in essere verso famiglie e imprese delle aree colpite dagli eventi sismici del maggio 2012, in analogia con quanto stabilito nel caso di altre situazioni di emergenza (Avviso comune, Terremoto in Abruzzo, Alluvione in Liguria);
- con riguardo alle esposizioni e per tutto il periodo di efficacia della sospensione, si è richiesto di bloccare gli automatismi di classificazione a esposizioni "scadute", così come definiti dalla Circolare n. 272 del 30 luglio 2008 (Matrice dei conti);
- analogamente, considerato l'impatto che il sisma ha prodotto sulle strutture produttive della zona, è stato richiesto di poter sospendere gli obblighi di periodica valutazione, ai fini della CRM, delle stesse strutture qualora assunte in garanzia delle operazioni.
La Banca d’Italia ha aderito a tali proposte che vanno a beneficio, naturalmente, di tutte le aziende bancarie interessate, non solo delle BCC.
Con particolare rapidità ha aderito alla nostra proposta il Fondo Centrale Garanzia delle Pmi (FCG), sensibilizzato in collaborazione con Confcooperative, per l’estensione delle agevolazioni per le garanzie alle imprese delle aree colpite già previste per imprese di aree svantaggiate. La delibera dell’8 giugno scorso da parte del Comitato di gestione del FCG, operativa da lunedì 11 giugno scorso, attribuisce priorità agli interventi del Fondo Centrale di Garanzia per le micro, piccole e medie imprese situate nei territori colpiti dal terremoto e riguarda gli interventi concessi a titolo gratuito per una durata di tre anni, con priorità sugli altri interventi e per un importo massimo garantito per singola impresa di 2,5 milioni di euro.
Per gli interventi di garanzia diretta, la percentuale massima di copertura è pari all’80% dell’ammontare di ciascuna operazione di finanziamento. Per la controgaranzia la copertura massima è pari al 90% dell’importo garantito dal Confidi o da altro fondo di garanzia a condizione che le garanzie da questi rilasciate non superino la percentuale massima di copertura dell’80%.
Infine, lo scorso 6 agosto un apposito Protocollo d’intesa - per l’assunzione di iniziative e la valorizzazione di sinergie per alleviare le possibili tensioni finanziarie in capo alle cooperative agricole di base, in attesa della liquidazione dei prodotti da esse stesse conferiti - è stato firmato da Federcasse con Fondosviluppo, Confcooperative Emilia Romagna, la Federazione Emilia Romagna delle BCC e Cooperfidi Italia. Le tre BCC che aderiscono sono (BCC Centro Emilia, Emilbanca, BCC di Cavola e Sassuolo).